“Casa, Lavoro, Terra e Libertà” la sfida dei braccianti migranti: l’inizio di un percorso alternativo allo sfruttamento, all’emarginazione e alla schiavizzazione

Foggia -

Il 14 luglio a San Severo un'affollata assemblea promossa dall’USB, ha presentato le proposte dell' Associazione Terra e Libertà su Casa, Lavoro, Terra e Libertà!

Presenti rappresentanti della regione Puglia, e l’Assessore del Comune di San Severo.

La Regione Puglia annuncia ufficialmente l’assegnazione della gestione dell’insediamento informale all'Associazione Terra e Libertà, associazione creata e costituita dai residenti di Torretta.

Una lotta durata anni che sancisce l’inversione di tendenza ad anni di gestione infruttuosa e deleteria imposta senza alcuna condivisione e confronto.

Un' assegnazione che segna l’avvio di una fase diversa nella relazione tra lavoratori migranti e istituzioni di vario livello, una risposta ai programmi europei, nazionali, regionali che hanno sprecato centinaia di milioni di euro, lasciando centinaia di migliaia di persone nelle stesse condizioni di precarietà e invisibilità che perdurano da decine di anni.

Ma veniamo alle proposte :

Casa: la proposta dei residenti di Torretta Antonacci, elaborata dopo un percorso condiviso e con l’aiuto di architetti e urbanisti, è, nell’immediato, la realizzazione di un villaggio che prevede residenze vivibili, con acqua, luce e servizi igienici, spazi sociali e migliore organizzazione della vita della comunità residente.

Attualmente, è stato detto con forza, qualsiasi soluzione abitativa imposta, che non risolve preliminarmente il problema della regolarizzazione di tutti gli abitanti di Torretta, non è accettabile. Per rivendicare il rispetto da parte dello stato dei tempi e delle risposte sulle richieste dei lavoratori migranti, il 21 mattina dalle 8:00 alle 10:00 in via Gramsci abbiamo indetto un presidio davanti alla prefettura di Foggia.

Lavoro: a Torretta sono in media stabilmente residenti quasi 2000 lavoratori, tutti impegnati nel lavoro agricolo, la sindacalizzazione della maggioranza dei lavoratori ha portato negli anni ad un miglioramento della paga oraria, ma ancora oggi è alto il livello di sfruttamento, di lavoro nero e grigio, di inosservanza della sicurezza del lavoro, del trasporto, dell’orario. Il processo di alfabetizzazione sindacale e la forte volontà di autorganizzazione dei lavoratori devono essere pratiche irrinunciabili.

Terra: in Italia ci sono più di due milioni e mezzo di terre pubbliche incolte e abbandonate, la privatizzazione delle terre agricole, favorisce sfruttamento dei suoli e sfruttamento dei lavoratori, l’occupazione della terra praticata dai braccianti di Torretta è un' indicazione per avviare un confronto reale su una diversa organizzazione del lavoro agricolo, di uso delle terre e di partecipazione diretta dei lavoratori alla gestione della produzione.

Libertà: il processo di autorganizzazione, la creazione dell’Associazione dei residenti di Torretta, Terra e Libertà, sono l’espressione attuale del livello di consapevolezza raggiunta dai lavoratori in un area dove la GDO impone prezzi e ritmi di lavoro ai produttori e alle aziende agricole determinando a caduta lo sfruttamento di ogni soggetto coinvolto nella produzione agricola.

Nella consapevolezza di essere soggetti determinanti nella produzione della ricchezza, i lavoratori di Torretta hanno avviato un percorso e lanciato delle proposte a tutti i lavoratori migranti impegnati nel lavoro agricolo, dimostrando che organizzandosi al di fuori delle logiche falsamente assistenziali, o delle montanti politiche razziste e criminogene, si può trovare un percorso di emancipazione e di libertà.

Unione Sindacale di Base